Chiller per acqua ed olio: cosa sono e a cosa servono?

chiller

Un chiller, o anche detto refrigeratore, è una macchina termica, che abbassa notevolmente le temperature, sfruttando i gas frigorigeni. Questo apparecchio viene usato maggiormente in ambienti industriali (i chiller spaziano tra laser, lavorazione di materiale in plastica, a settori alimentari o farmaceutici), dove è necessario che un processo produttivo mantenga delle temperature basse.

CONSUMI

La macchina refrigerante è composta da più meccanismi che lavorano insieme. Questi sono: un compressore, un condensatore ed un apparecchio che si occupa dell’evaporazione.

Tra questi macchinari avviene uno scambio di energia termica che ha un impatto potente sui consumi. L’elemento che richiede più energia è sicuramente il compressore. Però, c’è da dire che bisogna tener conto anche della temperatura dell’ambiente esterno e quella del fluido emesso, quindi l’impatto dei consumi può variare molto in base a questi fattori.

PERCHÈ COMPRARE UN CHILLER

Il refrigeratore riesce a mantenere i valori della temperatura costanti, permettendo così, non solo di svolgere un lavoro idoneo nelle fabbriche industriali o nel locale in cui viene installato, ma di migliorare le condizioni ambientali. La macchina, infatti, ha una struttura molto compatta, e riesce a soddisfare i requisiti globali in ambito ambientale.

La complessità si può trovare nello scegliere in maniera corretta quale tipo di chiller utilizzare affinché si attui questo miglioramento.

TIPI DI CHILLER

I chiller per il raffreddamento possono essere in aria o in acqua. Essi vanno a creare delle soluzioni valide nel caso in cui le condizioni ambientali circostanti siano molto aggressive, e quindi non adatte per i dispositivi chiller convenzionali. Tutto dipende dal tipo di fluido che si vuole utilizzare per il raffreddamento del condensatore.

Quello in acqua si servirà, per la condensazione del gas frigorigeno, dello scambiatore dell’acqua.

Il chiller con raffreddamento ad aria svolgerà lo stesso processo, ma anziché dell’acqua utilizzerà l’aria. Proprio per questo entrerà in funzione anche il sistema di ventilazione, che oltre a creare un dispendio energetico maggiore, risulterà molto più rumoroso.

Come si può ben capire, bisogna tener conto di vari fattori per scegliere in modo produttivo e sopratutto economico l’impianto refrigerante.

È consigliato studiare il tipo di macchinario e valutare in fase di progettazione le esigenze, le attività che si vogliono svolgere e le condizioni ambientali circostanti.

Per prima cosa è necessario determinare il carico termico per testare che il chiller sia abbastanza capiente per l’applicazione che si vuole effettuare. Dopo aver conosciuto questo particolare, bisogna controllare la temperatura di riferimento del refrigeratore, e fin dove può spingersi. Successivamente si deve tener conto dell’ambiente in cui si vuole installare il chiller: se è all’aperto, è possibile scontrarsi con temperature elevate; al chiuso le temperature possono essere sia alte che basse e quindi variare tanto. A questo punto bisogna scegliere il chiller più idoneo che soddisfi le capacità richieste.

CHILLER PER ACQUA ED OLIO

Come abbiamo già detto, i chiller sfruttano la compressione di gas frigorigeni (freon o ammoniaca, composti da metano ed etano) per sottrarre calore ad un fluido che è, il più delle volte, acqua. Un refrigeratore garantisce un’accurato controllo delle temperature, garantendo la massima qualità e pulizia del fluido che viene trattato.

Un chiller per l’olio viene utilizzato maggiormente nelle macchine utensili (come presse e trafile) affinché l’olio per la lavorazione si mantenga ad una temperatura adeguata. Il refrigeratore scelto per questo lavoro è, il più delle volte, condensato ad aria, senza utilizzo di acqua. Quindi, avrà bisogno di un ventilatore, di un compressore ermetico e di un evaporatore ad espansione secca completo di valvola termostatica.

Per il raffreddamento dell’acqua, invece, sarà necessario semplicemente che il tutto avvenga grazie ad un circuito di refrigerazione. Il quale garantisce: attenzione alle condizioni climatiche grazie all’eliminazione dello spreco di fluido di raffreddamento, controllo degli scarichi e della qualità dell’acqua e totale flessibilità anche nell’impostare la temperatura di quest’ultima.

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