A cosa serve una camera climatica

camera climatica binder

Il compito di una camera climatica è quello di valutare e di testare la qualità di prodotti attraverso la riproduzione di specifiche situazioni ambientali. In particolare, all’interno di un vano di prova con questo strumento di laboratorio si ha l’opportunità di ricreare delle specifiche condizioni di temperatura e di umidità: il prototipo che deve essere testato viene collocato dentro la camera climatica, la quale oltre a essere in grado di aumentare o di diminuire la temperatura ha anche la capacità di distribuirla in modo uniforme nel vano di test.

Una camera climatica è, quindi, un apparecchio che viene adoperato per l’esecuzione di prove e simulazioni ambientali, grazie a cui si ha l’opportunità di monitorare, di controllare, di gestire e di modificare le condizioni ideali di temperatura e di umidità relativa. La precisione di tale dispositivo consente di garantire risultati riproducibili. Le prove combinate a temperatura costante possono essere sfruttate in molteplici ambiti, a livello industriale ma anche nel campo della ricerca scientifica: tra i settori più coinvolti ci sono l’automotive e l’aeronautica, ma anche la trasformazione della plastica, l’industria militare, il farmaceutico e l’ambito metalmeccanico.

camera climatica binderEffettuare test di alta precisione per mettere alla prova la longevità di prodotti e materiali e la loro capacità di resistere alle sollecitazioni a cui potrebbero andare incontro nel corso del loro ciclo di vita è una richiesta che riguarda anche i settori produttivi di sensori, apparati civili e componenti elettronici. Nella maggior parte dei casi, la dotazione tipica di una camera climatica comprende un pannello di controllo integrato i cui pulsanti consentono di modificare e regolare la temperatura minima e la temperatura massima della cella, ma anche le funzioni elementari come la luce interna (qui alcuni esempi).

Per eseguire i test che hanno a che fare con le condizioni di umidità ambientale, si ricorre a un procedimento di umidificazione diretta in virtù del quale nel flusso di aria viene immesso del vapore che proviene da un umidificatore elettrico, monitorato da un algoritmo. Per la deumidificazione, invece, si sfrutta un evaporatore a bassa temperatura. La temperatura minima che si può raggiungere varia a seconda dell’applicazione a cui la camera climatica è destinata (test su prodotti farmaceutici, su dispositivi elettronici, su componenti del settore automotive, e così via): le camere climatiche con impianto in cascata, definite anche a doppio stadio, possono arrivare fino a 70 gradi sotto zero, mentre quelle monostadio possono toccare il limite minimo di 40 gradi sotto zero.

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